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Nocciola di Giffoni Igp: buona resa ma prezzi bassi

Teresa Sorgente: “Rispetto al 2021 i volumi sono aumentati, le quotazioni però non raggiungono i 300 euro il quintale”

L’annata della Nocciola Giffoni Igp? In termini produttivi sicuramente meglio del 2021, anche se i problemi non mancano e riguardano soprattutto (ma non solo) le basse quotazioni.

A fare il punto della situazione è Teresa Sorgente, giovane imprenditrice che dal 2009 ha avviato a Giffoni Valle Piana (Salerno) la sua azienda per la produzione di Nocciola Giffoni Igp, alla quale – tre anni fa – ha affiancato anche un laboratorio di trasformazione, tramite cui soddisfa sia una clientela professionale (pasticcerie, gelaterie, ecc.), sia privata. Inoltre Sorgente è componente dell’associazione nazionale “Donne della nocciola”.

“La produzione di quest’anno – spiega – è stata abbastanza buona, più abbondante del 2021, ma è aumentata anche la percentuale di scarto. Molto probabilmente a causa della siccità patita dalle piante, infatti, abbiamo riscontrato un maggiore problema di marciume”.

Una questione irrisolta, inoltre, continua a essere quella dei prezzi. “In annate buone – prosegue Sorgente – si arrivava a vendere anche a 400 euro il quintale il prodotto Igp in guscio; quest’anno, non si toccano i 300 euro, anzi i listini attuali sono a 270 euro il quintale. Decisamente troppo poco, considerando anche i costi di produzione”.

Per difendersi da simili turbolenze di prezzo, Sorgente ha appunto avviato, già da alcuni anni, un proprio laboratorio, all’interno del quale trasforma circa l’80% della propria produzione, proveniente da un noccioleto di una decina di ettari. E, anche in vista delle prossime festività natalizie, non mancano le novità.

“Presentiamo – spiega l’imprenditrice – una nuova barretta di cioccolato da 60 grammi, circa la metà rispetto al peso della precedente, per incontrare le esigenze del moderno consumatore. Molto richieste continuano inoltre a essere le nostre creme spalmabili al 33% e al 55% di Nocciola Giffoni Igp, così come bene stanno andando le vendite dei nostri vasetti di pasta di nocciole, pensati non solo per il cliente b2b, ma anche per il b2c. Proprio con la pasta di nocciole, infatti, oltre a torte e dolci in genere, si possono realizzare idee sfiziose, non ultimo il caffè alla nocciola, oltre a golosi spuntini per gli sportivi e per chi cerca una fonte di energia in modo del tutto naturale. Abbiamo poi i nostri Sassi tartufati e le praline di nocciole ricoperte di cioccolato”.

Il Giffoni Film Festival e la Tonda di Giffoni Connubio perfetto tra le due Eccellenze di Giffoni

Il Giffoni Film Festival e la Tonda di Giffoni: Connubio perfetto tra le due Eccellenze di Giffoni

Quando nel 1971 venne inaugurata la prima edizione del Giffoni Film Festival, kermesse cinematografica dedicata ai più giovani, specialmente bambini, ragazzi e primi adolescenti, la Nocciola di Giffoni IGP veniva già coltivata da circa cinquecento anni.

Solo nel 2011 la Nocciola ha visto la nascita di un consorzio per la sua promozione. Ma da quel momento hanno iniziato un cammino parallelo e perpendicolare allo stesso tempo. Durante la manifestazione cinematografica, ormai da tempo, vengono organizzati dei workshop di valorizzazione territoriale per la presentazione della nocciola e delle sue caratteristiche.

Ad evento di portata internazionale si abbina un prodotto altrettanto internazionale che viene apprezzato sempre di più per via delle sue proprietà (di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti).

A livello istituzionale si sta ufficializzando un percorso di Networking che ha visto nel dicembre 2019 un iniziale rilancio della nocciola alla Camera dei Deputati ma molto deve ancora essere fatto. Ci si aspetta anche durante la prossima manifestazione del Giffoni Film Festival, di cui quest’anno cadrà il Cinquantennale della Manifestazione che si terrà tra il 16 ed il 25 luglio, che uno spazio venga ritagliato per la Nocciola di Giffoni I.G.P., che amplierà sempre di più le possibilità di crescita per un territorio, quello dei Monti Picentini, che merita tanto e che vede in Giffoni Valle Piana un polo internazionale di riferimento dal Medioevo per la nocciola ed un polo altrettanto internazionale per il panorama cinematografico giovanile. Percorsi distinti e paralleli ma ora perpendicolari.

Nocciole di Giffoni IGP – Come valorizzare semplicemente la nostra Tonda

Nocciole di Giffoni IGP – Come valorizzare semplicemente la nostra Tonda

Abbiamo già parlato di come la Nocciola di Giffoni I.G.P. si possa prestare a molteplici utilizzi. Ma come abbiamo già visto la Tonda di Giffoni è alla portata di tutti, e non è necessario essere dei provetti chef, o lavorare per qualche grande industria trasformatrice per apprezzarne le sue qualità.

Ed ecco che abbiamo fatto un elenco veloce di alcuni esempi di come utilizzarla a casa vostra, in maniera semplice e veloce.

– Potete usare Utilizzate le nocciole per arricchire il vostro pane fatto in casa. Potete trovare composti già pronti per poterle lavorare. Dalla pasta madre disidratata da abbinare a farine di ogni sorta, da quelle integrali a quelle di mais, riso, quinoa etc

– Potete usare le nocciole per produrre delle barrette energetiche, ricoprendole con caramello ricaricarvi dopo un estenuante allenamento.

– Usatele come snack, tostandole e salandole accompagnandole ad una bevanda durante il vostro aperitivo / afterhour.

– Arricchite le vostre torte fatte in casa con delle nocciole, intere o in granella.

– Potete mescolare alla base biscottata delle cheesecake nocciole tritate (si suggerisce però di tritarle finemente assieme ai biscotti) così da insaporirla naturalmente.

– Inseritele nella preparazione del salame al cioccolato

– Impreziosite i vostri brownie con le Nocciole di Giffoni.

– Le nocciole, in granella, possono essere utilizzate per guarnire e arricchire il gusto dello yogurt a colazione

 

insieme e dei muesli croccanti con frutta secca e miele, ma anche gelati, semifreddi e dei dolci in generale.

Ora non vi resta che provare. Diteci come vi siete trovati e se ci sono altri suggerimenti.

Enjoy!

Coricoltura in Italia informazioni su Nocciole in Italia e nel mondo.

Coricoltura in Italia: informazioni su Nocciole in Italia e nel mondo.

La produzione di Nocciole, nota come Coricoltura, è particolarmente strutturata in Campania, dove la produzione principale si concentra nelle province di Avellino e di Salerno.

Sebbene nell’immaginario collettivo sia il Piemonte la regione principale per la produzione delle Tonde (complice anche l’uso massiccio che avviene per la preparazione del cioccolato Gianduia), è proprio la Campania che si colloca al primo posto con un tonnellaggio annuale di circa 54.000 tonnellate.

Il 90% è circa della produzione regionale è costituito dalla Tonda di Giffoni, che come detto in un articolo precedente, avviene su un territorio di circa 2.600 ettari per un totale certificato di circa 6-7.000 q.li di nocciole essiccate in guscio.

Ma quante nocciole vengono prodotte nel mondo? Ma come siamo messi in Italia con le Nocciole? Quante varietà di Nocciole ci sono in Italia? E quali sono le più apprezzate? Proviamo a rispondere

Il nocciolo è una pianta che appartiene alla famiglia delle Betullacee, ed è presente in moltissime parte del mondo. Dalle vaste aree dell’Anatolia e dell’Azerbaijan, passando per l’Europa tutta, Giappone e Nord America.

I principali paesi produttori sono (quantità in tonnellate anno):

– Turchia con 450 000 t;

– Italia con 75 456 t;

– Georgia con 37 400 t;

– Stati Uniti con 32 659 t;

– Azerbaigian con 29 796 t;

– Cina con 23 520 t;

– Iran con 21 238 t;

Ha fatto polemica la recente affermazione di un noto politico a proposito della quantità di nocciole turche usate per la produzione di una nota crema spalmabile, ma come è noto, la domanda supera la produzione nazionale. Ma ciò che conta è che quelle che vengono prodotte in Italia siano di buona qualità ed uniche nel loro genere.

In Italia le varietà più pregiate sono essenzialmente tre e che riportiamo con una breve descrizione, e che sono espressione anche della ricchezza dei loro territori:

· La Tonda di Giffoni;

· La tonda gentile trilobata, più nota come la Tonda Gentile delle Langhe, varietà di tonda gentile trilobata;

· La Tonda gentile romana

· Altre varietà.

Nocciola di Giffoni

La sua Forma è tipicamente e perfettamente tondeggiante (da qui il nome di Tonda), che associata alla polpa particolarmente bianca facilmente riconoscibile per aroma e e la pellicina, particolarmente sottile che ne permette una facile e veloce pelatura.

Grazie a quest’ultima caratteristica, è particolarmente indicato come prodotto per la trasformazione, sia industriale sia artigianale, per la produzione di creme spalmabili, di granella, nonché come ingrediente di pregio per la preparazione di prodotti dolciari sia gourmet sia di largo consumo.

la “Tonda” Nocciola di Giffoni, grazie alla concentrazione di vitamine E, B, C, nonché di minerali quali il ferro, il rame, lo zinco, il fosforo, il sodio, il magnesio e il selenio, ed infine di acido oleico (assai importante grasso monoinsaturo) contribuisce a combattere l’arterosclerosi e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.

Nocciola delle Langhe

La Tonda Gentile della Langhe o Gentile del Piemonte, prodotta principalmente nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, che costituiscono il triangolo collinare di Langhe, Roero e Monferrato, sono diventate nell’arco degli anni la varietà più nota e famosa. Storicamente la sua coltivazione è stata associata alla produzione dolciaria, grazie all’invenzione della gianduja dopo il blocco delle importazioni di Cacao voluto da Napoleone. La sua composizione vede un contenuto ridotto di grassi ed un aroma delicato che ne permettono un uso assai variabile in campo sia gastronomico che industriale.

Nocciola Romana

La Tonda Gentile Romana, prodotta principalmente tra le province di Roma e di Viterbo, è quella che probabilmente veniva coltivata già ai tempi dei Romani, in cui veniva regalata come simbolo di buon auspicio e simbolo di prosperità, la coltivazione è attestata in epoca moderna dal Rinascimento. Presenta una forma quasi perfettamente sferica, con tessitura compatta e croccante, un sapore e aroma finissimo e persistente. Come per le sue cugine, anche questa è indicata per la preparazione semi-industriale e artigianale di torte, biscotti, creme, gelati e liquori.

Altre varietà di nocciole

La varietà orografica e morfologica del territorio italiano contribuiscono alla presenta di numerose varietà di flora, anche nelle stesse famiglie. Nel panorama del secondo paese al mondo per Coricoltura, oltre alle tre precedentemente citate dobbiamo aggiungerne altre. E’ un elenco non esaustivo ma vanno ricordate: la Tonda Tardiva, La Nocciola Mortarella e la San Giovanni.

Queste due vengono prodotte principalmente sul territorio campano. In particolare la Mortarella ha riconoscibile per la sua dimensione medio-piccola, fortemente aromatica e persistente, di colore avorio e di ottimo sapore. La Nocciola “San Giovanni” viene coltivata tra le pianure che collegano le province di Napoli ed Avellino, ed ha una forma allungata, buone caratteristiche organolettiche e il consumo fresco.

La Nocciola di Giffoni I.G.P., la Tonda a tutela del Territorio.

La Nocciola di Giffoni I.G.P., la Tonda a tutela del Territorio.

Il mondo dei marchi di origine del mondo agroalimentare è vasto e sempre in continua evoluzione. Al momento in cui scriviamo, solo in Italia si contano circa 300 prodotti tra S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita), D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Tra queste ultime, annoveriamo anche la ormai celebre e pregiatissima “Nocciola di Giffoni” e più nota come la “Tonda di Giffoni”.

Forse non tutti sanno che la parte commestibile della nocciola è il seme della pianta del nocciolo, che può essere consumato sia crudo sia tostato. Convenzionalmente le caratteristiche di riferimento:

– Forma;

– Polpa;

– Consistenza;

– perisperma (la pellicola interna).

La Forma è tipicamente e perfettamente tondeggiante (da qui il nome di Tonda), che associata alla polpa particolarmente bianca facilmente riconoscibile per aroma e e la pellicina, particolarmente sottile che ne permette una facile e veloce pelatura.

Grazie a quest’ultima caratteristica, è particolarmente indicato come prodotto per la trasformazione, sia industriale sia artigianale, per la produzione di creme spalmabili, di granella, nonché come ingrediente di pregio per la preparazione di prodotti dolciari sia gourmet sia di largo consumo.

Ma i veri estimatori della Tonda Nocciola di Giffoni possono trovarla all’interno di prodotto gastronomici, dalle torte, ai gelati, alle creme, fino all’uso in cucina per primi piatti, infusi e liquori.

l trend crescente di ricerca e riscoperta di prodotti tradizionali, ha portato negli ultimi anni ad un approfondimento del prodotto stesso, fino all’estensione degli utilizzi della Nocciola di Giffoni IGP.

Per apprezzarne al meglio le qualità, infatti, si suggerisce di gustarla come snack denocciolato intero, anche nelle diete, dati i suoi alti livelli nutrizionali, che lo vendono indicato per la preparazione di barrette a base di miele, cioccolato o con torrone. Anche la vendita all’estero sta aumentando di anno in anno e si sta affermando sempre di più, insieme alla sua cugina, la Tonda Gentile di Piemonte (o delle Langhe).

La nocciola accompagna tradizionalmente le giornate invernali, grazie al fatto che la sua raccolta avviene a fine agosto, dopo un periodo di essiccazione che avviene in luoghi

Essendo una cultivar medio-precoce, la raccolta dei frutti inizia solitamente già dalla terza decade di agosto, dopo di che, le nocciole vengono essiccate in ambienti freschi e ventilati, dove l’assenza di umidità e odori esterni permette una concentrazione nel prodotto delle sue proprietà, che mantiene in questo periodo una umidità media che oscilla tra il 5 ed 7%.

Consumato adeguatamente, la “Tonda” Nocciola di Giffoni, grazie alla concentrazione di vitamine E, B, C, nonché di minerali quali il ferro, il rame, lo zinco, il fosforo, il sodio, il magnesio e il selenio, ed infine di acido oleico (assai importante grasso monoinsaturo) contribuisce a combattere l’arterosclerosi e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.

A Giffoni Valle Piana e sui Monti Picentini le nocciole si producono dal Medioevo, e si continuerà a fare, come dimostra la Storia recente. I 12 comuni riconosciuti come zona di produzione di questo cultivar sono: Acerno, Baronissi, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, S. Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte, coltivate su circa 2600 ettari, che ogni anno forniscono 6-7.000 q.li di nocciole essiccate in guscio. 1200 circa sono le aziende agricole dedite a questa coltivazione, e si può valutare in 4000 unità l’occupazione agricola da essa generata

Da prodotto locale a prodotto internazionale ed apprezzato, non resta che provarlo per poterne apprezzare e condividere le particolarità che l’hanno portata a diventare la Tonda di Giffoni, la Nocciola di Giffoni I.G.P..

Registrazione e tutela – L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Nocciola di Giffoni” è stata riconosciuta con Regolamento (CE) n. 2325/97 (pubblicato sulla GUCE n. L 322/97 del 25 novembre 1997).

Con successivo Regolamento CE n. 1257/2006 (GUCE L228 del 22.08.06) la Commissione UE ha approvato alcune modifiche al disciplinare di produzione, relative al logotipo ed ad alcune prescrizioni di natura amministrativa.