La Nocciola di Giffoni I.G.P., la Tonda a tutela del Territorio.

Il mondo dei marchi di origine del mondo agroalimentare è vasto e sempre in continua evoluzione. Al momento in cui scriviamo, solo in Italia si contano circa 300 prodotti tra S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita), D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Tra queste ultime, annoveriamo anche la ormai celebre e pregiatissima “Nocciola di Giffoni” e più nota come la “Tonda di Giffoni”.

Forse non tutti sanno che la parte commestibile della nocciola è il seme della pianta del nocciolo, che può essere consumato sia crudo sia tostato. Convenzionalmente le caratteristiche di riferimento:

– Forma;

– Polpa;

– Consistenza;

– perisperma (la pellicola interna).

La Forma è tipicamente e perfettamente tondeggiante (da qui il nome di Tonda), che associata alla polpa particolarmente bianca facilmente riconoscibile per aroma e e la pellicina, particolarmente sottile che ne permette una facile e veloce pelatura.

Grazie a quest’ultima caratteristica, è particolarmente indicato come prodotto per la trasformazione, sia industriale sia artigianale, per la produzione di creme spalmabili, di granella, nonché come ingrediente di pregio per la preparazione di prodotti dolciari sia gourmet sia di largo consumo.

Ma i veri estimatori della Tonda Nocciola di Giffoni possono trovarla all’interno di prodotto gastronomici, dalle torte, ai gelati, alle creme, fino all’uso in cucina per primi piatti, infusi e liquori.

l trend crescente di ricerca e riscoperta di prodotti tradizionali, ha portato negli ultimi anni ad un approfondimento del prodotto stesso, fino all’estensione degli utilizzi della Nocciola di Giffoni IGP.

Per apprezzarne al meglio le qualità, infatti, si suggerisce di gustarla come snack denocciolato intero, anche nelle diete, dati i suoi alti livelli nutrizionali, che lo vendono indicato per la preparazione di barrette a base di miele, cioccolato o con torrone. Anche la vendita all’estero sta aumentando di anno in anno e si sta affermando sempre di più, insieme alla sua cugina, la Tonda Gentile di Piemonte (o delle Langhe).

La nocciola accompagna tradizionalmente le giornate invernali, grazie al fatto che la sua raccolta avviene a fine agosto, dopo un periodo di essiccazione che avviene in luoghi

Essendo una cultivar medio-precoce, la raccolta dei frutti inizia solitamente già dalla terza decade di agosto, dopo di che, le nocciole vengono essiccate in ambienti freschi e ventilati, dove l’assenza di umidità e odori esterni permette una concentrazione nel prodotto delle sue proprietà, che mantiene in questo periodo una umidità media che oscilla tra il 5 ed 7%.

Consumato adeguatamente, la “Tonda” Nocciola di Giffoni, grazie alla concentrazione di vitamine E, B, C, nonché di minerali quali il ferro, il rame, lo zinco, il fosforo, il sodio, il magnesio e il selenio, ed infine di acido oleico (assai importante grasso monoinsaturo) contribuisce a combattere l’arterosclerosi e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.

A Giffoni Valle Piana e sui Monti Picentini le nocciole si producono dal Medioevo, e si continuerà a fare, come dimostra la Storia recente. I 12 comuni riconosciuti come zona di produzione di questo cultivar sono: Acerno, Baronissi, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, S. Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte, coltivate su circa 2600 ettari, che ogni anno forniscono 6-7.000 q.li di nocciole essiccate in guscio. 1200 circa sono le aziende agricole dedite a questa coltivazione, e si può valutare in 4000 unità l’occupazione agricola da essa generata

Da prodotto locale a prodotto internazionale ed apprezzato, non resta che provarlo per poterne apprezzare e condividere le particolarità che l’hanno portata a diventare la Tonda di Giffoni, la Nocciola di Giffoni I.G.P..

Registrazione e tutela – L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Nocciola di Giffoni” è stata riconosciuta con Regolamento (CE) n. 2325/97 (pubblicato sulla GUCE n. L 322/97 del 25 novembre 1997).

Con successivo Regolamento CE n. 1257/2006 (GUCE L228 del 22.08.06) la Commissione UE ha approvato alcune modifiche al disciplinare di produzione, relative al logotipo ed ad alcune prescrizioni di natura amministrativa.

Blog

Articoli Recenti